Scegliere il momento

Ho perso il conto di quanti articoli ho iniziato dicendo che la fotografia è selezione. Abbiamo un mondo che si estende davanti a noi e noi ci limitiano a riprenderne solo una minima parte, escludendo tutto ciò che resta. Non si tratta, però, di una selezione del solo spazio, ma anche del tempo. Quando scattiamo una fotografia, scegliamo anche e soprattutto il momento, magari scegliamo una posa di qualche minuto, forse anche un’ora, ma sempre un infinitesimo dei circa 13,9 miliardi di anni di vita dell’universo.

Cordelia vs Gamora
Il momento esatto in cui Cordelia ha avvisato Gamora che le cose stavano per mettersi male per lei

In fondo è un po’ come estrarre un fotograma da un video, pratica che si sta diffondendo nel mondo della fotografia digitale, ora che le fotocamere consentono di girare video a 4k e anche 5k. In questo caso, la scelta del momento è rinviata alla fase di post-produzione, cosa per altro non così inusuale per quei fotografi che preferiscono durante taluni eventi scattare foto a raffica per essere più sicuri di non perdere istanti decisivi.

Carrozzella alla Reggia di Caserta
Un panning a mano libera richiede mano ferma e dà poco tempo al fotografo per realizzare lo scatto, pur avendo un’azione che si protrae per un certo tempo

Nel caso della fotografia “tradizionale”, quando siamo sul campo, come scegliamo, quindi il momento decisivo? Come lo riconosciamo e come decidiamo se riprenderlo o meno? Tanto per cominciare, dobbiamo identificare il grado di urgenza che il nostro scatto comporta. Stiamo guidando la nostra auto e a un tratto davanti a noi, all’orizzonte, compare uno splendido arcobaleno, che sembra terminare su un perfetto scenario bucolico. Dobbiamo accostare, sperando sia possibile, prendere la macchina fotografica, scendere in sicurezza dall’auto, preparare l’attrezzatura e scattare. Il tutto in pochissimi minuti, esattamente il tempo che avremo a disposizione l’arcobaleno.

Arcobaleno
Quando compare un arcobaleno, non abbiamo molto tempo per fotografarlo

In generale, potremmo avere poco tempo per decidere e poco tempo per scattare. Potrebbe essere la situazione a scegliere per noi qual è il momento migliore per fotografare, anche perché potrebbe essercene uno solo. La scelta potrebbe ridursi a causa della nostra impreparazione: la nostra macchina fotografica è sempre pronta? Al giorno d’oggi non c’è più spesso il problema di avere poca pellicola a disposizione (con solo qualche fotogramma a disposizione, dobbiamo giocoforza essere più selettivi), ma potremmo essere a corto di batteria o di scheda di memoria (valutiamo seriamente la possibilità di mettere a budget una seconda batteria e qualche altra scheda di memoria).

Conteggio
Il tempo è una risorsa limitata che dobbiamo sfruttare al meglio

Quindi oltre ai nostri tempi di reazione, conta anche la rapidità del movimento che vogliamo cogliere. Perché, se non di movimento di tratta, il problema non si pone, ma, quando si tratta proprio di movimento, allora sì e tanto. Nella street photography spesso i movimenti sono molto rapidi. Le persone per lo più si muovono in fretta, al giorno d’oggi, hanno obiettivi e poco tempo per raggiungerli. Nella paesaggistica e nei ritratti in posa, di solito abbiamo più tempo a disposizione (tranne in alcuni casi, come gli arcobaleni). Potremmo, invece, considerare infinito il tempo nello still life in sala posa, a patto di poter sostenere a tempo indefinito il costo della sala.

Penna-cacciavite
Con lo still-life in sala posa, il problema dell’urgenza è spesso secondario

La scelta del momento dipende anche da quanto dobbiamo essere precisi nel riprendere la scena. Se vogliamo riprendere un tramonto, non abbiamo certo un paio d’ore a disposizione, ma probabilmente scattare cinque minuti prima o cinque minuti dopo non dovrebbe cambiare molto, quindi avremo un po’ di tempo per scegliere il taglio e l’esposizione. Possiamo lasciare un po’ di margine, per affinare il taglio in post-produzione, per esempio, se dobbiamo raddrizzare un’inquadratura.

Se un gatto riposa tranquillo su una tettoia, potremmo avere del tempo per riprenderlo e raddrizzare con calma l’inquadratura. Cosa difficile, se la tettoia è obbliqua

Se, invece, stiamo seguendo un incontro di pugilato, avremo solo una piccola frazione di secondo per riprendere un colpo da KO e in quel tempo dobbiamo anche comporre l’immagine e impostare l’esposizione (cosa che auspicabilmente abbiamo fatto ben prima di inquadrare). Lo stesso discorso vale anche per la messa a fuoco. Quanto può e deve essere precisa? Se possiamo permetterci un’apertura del diaframma più stretta, possiamo anche permetterci una messa a fuoco più approssimativa, ma se il tempo di ripresa deve essere breve e la luce è poca (come per l’appunto negli incontri di pugilato) o se vogliamo sfocare lo sfondo, allora dobbiamo aprire il diaframma e prestare maggiore attenzione.

Ho provato a chiedere ai miei amici pugili di avvisarmi, quando stanno per piazzare un buon colpo, ma sono stranamente restii a farlo

La rapidità del movimento, determina quindi anche quell’urgenza di cui parlavamo prima. Un movimento lento ci dà la possibilità di tempi di posa più lunghi e maggiore scelta dell’istante da riprendere, oltre alla possibilità di chiudere di più il diaframma e mettere a fuoco una porzione più ampia di spazio. In caso di movimenti particolarmente lenti, anche un cavalletto ci aiuterà a scegliere tempi più lunghi e ridurre l’urgenza, se l’azione lo consente.

Alle volte vogliamo riprendere movimenti non molto veloci con tempi ancora meno veloci e, quindi, usiamo un supporto su cui appoggiare la macchina fotografica

Ovviamente tutto ciò è influenzato anche dal nostro personale approccio alla scelta del momento. Come abbiamo visto all’inizio, si può scattare a raffica e poi scegliere solo gli scatti migliori, come se si estraessero fotogrammi da un video (che poi è quello che fa un fotografo, considerando la realtà come un video interminabile). Questo rimanda la scelta alle fasi successive allo scatto e garantisce una maggiore copertura di un evento o azione, ma minore controllo. Scattando indiscriminatamente, potrebbe infatti capitare che il momento migliore capiti proprio tra un fotogramma e l’altro, per quanto veloce sia il nostro tempo di ripresa e capace e rapido il buffer di memoria della macchina fotografica.

Bocing match
Alla ricerca dello scatto perfetto, è facile saturare il buffer della propria fotocamera

Diversamente possiamo stare appostati con l’occhio nel mirino e seguire il soggetto, finché non vediamo la composizione che vogliamo. Magari preparare una foto-trappola per i nostri soggetti, cercando di prevedere i loro movimenti e coglierli al momento giusto. Diciamo che questo è l’ideale romantico del fotografo, che scatta una sola volta e cattura l’immagine perfetta, ma al giorno d’oggi molto poco perseguito, vista l’abbondanza di memoria a disposizione.

Altalena
Non è difficile prevedere i movimenti di un’altalena, ma il tempo di ripresa deve essere abbastanza rapido, se vogliamo cogliere le espressioni dei soggetti

Una terza via potrebbe essere quella dei miglioramenti iterativi. Si prepara un primo scatto e si verifica ciò che ci piace e ciò che non ci piace, per pianificarne un altro, correggendo i difetti, così, iterativamente, fino a ottenere ciò che vogliamo. Ovviamente, questo approccio presuppone una scarsa urgenza di scatto e la possibilità che la situazione di nostro interesse si ripresenti a nostro piacimento (o per lo meno, più volte).

Little biker
Mi piaceva l’idea di cogliere questa bambina che spingeva la bicicletta sulla spiaggia, ma non avevo molto tempo a disposizione

Per esempio, negli incontri di pugilato, solitamente adotto un approccio misto. Inizialmente, diciamo per una o due riprese, scatto diverse foto a raffica, assicurandomi un seppur minimo numero di buone immagini. Una volta che sono sicuro di ciò, nelle riprese successive, cerco di essere più selettivo e di cogliere l’immagine che cerco, come la cerco.

Pareggio
In un match di pugilato, avrete più riprese per scattare buone fotografie, ma dobbiamo stare attenti ai KO prima del limite

5 pensieri riguardo “Scegliere il momento

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