Concludere una serie

Una delle cose più difficili per il fotografo seriale è concludere una serie, soprattutto se si tratta di una serie spontanea, non pianificata. In tale caso, quando possiamo dire che una serie è completa? Quando ne siamo soddisfatti? Quando abbiamo esaurito il tema? Queste sono tutte valutazioni soggettive, benché utili. Vediamo di fare un passo in più.

Una serie deve essere come una passeggiata nel bosco. Faticosa, magari, ma alla fine deve lasciarci soddisfatti e rilassati

Tanto per cominciare, dobbiamo rassegnarci all’inevitabile: sia che la nostra serie sia stata ben pianificata, sia che essa sia nata all’improvviso, sfogliando il nostro archivio o trovandoci per le mani un soggetto inatteso e portandolo avanti a braccio, occorrerà “rileggere” tutto il nostro materiale, correggerlo, riordinarlo, forse più di una volta, ma, di certo, non all’infinito!

In una serie su un evento sportivo, non potremo pianificare molto e in fase di revisione potremo solo selezionare e riordinare il materiale a disposizione

E, se abbiamo l’impressione che il lavoro non sia completo, se a sensazione abbiamo l’idea che manchi ancora un quid, prendiamo in considerazione l’ipotesi di usare un metodo più oggettivo, per la nostra valutazione. Magari possiamo utilizzare a posteriori quelle griglie di valutazione di cui abbiamo parlato nel precedente articolo e che, come sappiamo, sono usate anche dalle giurie dei concorsi, proprio per la loro oggettività. Questo ovviamente non significa dover necessariamente escludere la nostra soddisfazione personale, ma, più opportunamente, trovare un giusto compromesso tra ragione e sentimento.

Dobbiamo gestire razionalmente la nostra serie, senza lasciarci trasportare troppo dai sentimenti

A ogni modo, quanto approfonditamente dobbiamo agire per concludere la nostra serie? Dipende da tutti i parametri di valutazione appena esposti. In generale, potremmo aver bisogno di una piccola revisione, magari la sostituzione di una singola foto con un’altra migliore; oppure procederemo a una vera e propria riformulazione di un intero blocco della serie, di un “episodio“, se stiamo realizzando una serie narrativa, sostituendo in esso più foto o semplicemente riorganizzandolo, sempre e comunque senza alterare il tema della serie.

Un piccolo pugile che si allena con uno più grande, scherzando con lui: possiamo valutare se e come inserirla in una serie sul gioco

Se giudicassimo il nostro lavoro insufficiente, potremmo procedere a una riscrittura della serie. Per esempio, possiamo decidere di aggiungere un nuovo segmento, che potenzialmente possa avere un impatto sul tema generale della serie, che, per lo meno, è approfondito con l’innesto di nuove immagini. Infine, se proprio non siamo soddisfatti, potremmo operare un rifacimento dell’intera serie, cambiando non solo le immagini e la loro disposizione, ma financo il soggetto stesso del nostro lavoro.

Quale che sia la profondità dell’intervento che vogliamo operare sul nostro materiale per concludere la serie, occorre anche tenere a mente con quale mezzo vogliamo renderla fruibile e a chi (una mostra in una galleria per appassionati e critici, un album di famiglia o quant’altro), tenendo anche in considerazione la possibilità di creare più versioni della serie per adattarla a diversi media e diverse categorie di pubblico.

Un pomeriggio prospero
Molte serie che realizzo servono a corredare di immagini i miei articoli, come questa foto, scattata per l’articolo “Un pomeriggio prospero

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