Abbiamo visto in un precedente articolo che ci sono casi in cui si può sbilanciare un’esposizione, per esempio per avere foto in chiave alta o chiave bassa. C’è, però, un altro motivo, più che artistico, tecnico, per impostare un’esposizione più alta, la cosiddetta esposizione a destra.
![[1976 - Riposino] (importata)-1.0 (Colore RGB, 1 livello) 3461x1947 – GIMP](https://diegorosatocom.files.wordpress.com/2017/09/1976-riposino-importata-1-0-colore-rgb-1-livello-3461x1947-e28093-gimp.jpg?w=1000)
Oltre all’esposimetro, le fotocamere digitali offrono un altro strumento per la valutazione dell’esposizione, l’istogramma. Ogniqualvolta scattate una fotografia, potrete consultare questo grafico delle gamme tonali, che le riporta dalle più scure (nero) a sinistra alle più alte (bianco) a destra. Non esiste un istogramma perfetto per ogni situazione, ma solo una generica raccomandazione di non tagliare il grafico da nessuno dei due lati, che vorrebbe dire aver perso per troppa o troppo poca luce le tonalità più estreme.

Una consuetudine molto diffusa, soprattutto tra i fotografi di paesaggi, è quella di esporre a destra, cioè prediligere le alte luci, per ridurre il rumore digitale. Le fotocamere digitali infatti tendono a registrare più informazioni nelle alte luci, che nelle basse, quindi, esporre a destra (ETTR, Exposing To The Right) consente di memorizzare una quantità maggiore di informazioni. Notate che questo non significa avere un’esposizione migliore, ma solo quella che, perlappunto, conserva il maggior numero di informazioni.

I sensori sono dispositivi lineari. Ciò significa che lo stop di luce più alto utilizza la metà della gamma tonale, quello successivo usa la metà di quella restante e così via. Va da sè, che per “ricostruire” una zona sottoesposta avrete molte meno informazioni di partenza di quante ne avreste per una zona di basse luci, quindi introdurrete molta più “incertezza“, e dei salti tonali molto più netti, meno graduali: tutto ciò comporta inevitabilmente più rumore.

Per esporre a destra, impostate il formato dei file in cui salvate gli scatti su raw, dopodiché prendete l’esposizione spostando l’istogramma il più a destra possibile, senza che sia tagliato, per non perdere dettagli. A questo punto scattate la vostra foto: potrete poi, in post-produzione, ridistribuire i toni dell’immagine, per esempio tramite la funzione Livelli.

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