Lo sviluppo della fotografia digitale e degli smartphone ha incrementato notevolmente la possibilità di scattare (buone) fotografie: se da un lato ci troviamo sommersi dai selfie, il più delle volte dal valore artistico decisamente scarso, dall’altro il lavoro dei fotografi da strada è stato notevolmente agevolato.

Per prima cosa occorre capire cosa si intende per street photography: tutto e niente. Uno street photographer è un fotografo che si aggira per le strade della città con la sua macchina fotografica e cerca con i suoi scatti di catturarne l’atmosfera, i momenti decisivi. Alcuni la considerano una fotografia di serie B, un non-genere per aspiranti fotografi che vanno in giro a scattare a caso.

Non sono d’accordo. Anzi, proprio l’abuso del genere rende ancora più difficile distinguersi tramite esso nel mondo della fotografia. E, se ancora avete dubbi sulla dignità del genere, spendete un po’ del vostro tempo a dare uno sguardo ai lavori di alcuni fotografi che lo hanno nobilitato, persone del calibro di Atget, Cartier-Bresson, Doisneau, Winogrand e Frank, solo per citare i primi che mi vengono in mente.

Un grande pregio della street photography è che può essere praticata ovunque, anzi, cercare di ottenere immagini interessanti in contesti ordinari è un ottimo esercizio: l’importante è avere spirito d’osservazione e discrezione. Cercate di sviluppare un vostro stile, una particolarità che diventi la vostra firma. Per esempio, nella street photography solitamente si predilige il bianco e nero, ma Martin Parr è famoso per l’uso di colori sgargianti nelle sue fotografie di strada.

Sulle competenze specifiche dello street photographer si potrebbe scrivere un’enciclopedia e non escludo di dedicare qualche altro articolo di approfondimento in futuro. Per ora mi limiterò a qualche suggerimento per migliorare le vostre uscite fotografiche.

Per cominciare, uno street photographer deve saper essere versatile e padroneggiare tutte le tecniche di base della fotografia, soprattutto in condizioni di luce non controllate, scarse o eccessive. Dopodiché, deve scegliere con cura l’attrezzatura da portare con sé. Raramente un fotografo di strada imposterà manualmente l’esposizione, prediligendo la priorità diaframmi con un valore ISO alto (800 o superiore) e un’apertura ridotta (f/8) per avere buona luce e tempi brevi che congelino i movimenti: regolatevi di conseguenza. Discorso a parte meriterebbe la fotografia a pellicola, argomento che approfondirò nel mio prossimo articolo. Per ora vi anticipo solo che la fotografia a pellicola vi libererà, almeno parzialmente, della dipendenza dalle batterie, ma vi costringerà a portarvi dietro tanta pellicola.

La scelta più semplice è lo smartphone. Un cellulare moderno è spesso sufficiente per il fotografo di strada, anzi, ha un enorme vantaggio rispetto alla macchina fotografica: la discrezione. Scattare una foto col cellulare dà meno nell’occhio. Ci sono perfino alcuni auricolari con il pulsante di scatto che vi consentono di passare inosservati, ma, in generale, scattando con uno smartphone non sembrerete dei veri fotografi e quindi sarete percepiti come una minaccia minore. Purtroppo non c’è alternativa: se volete catturare momenti autentici, dovrete imparare a diventare invisibili o, quantomeno, a sembrare innocui.

All’altro estremo dello spettro, abbiamo i sistemi reflex, che offrono massimo controllo, ottima resa dell’immagine, ma sono ingombranti, pesanti (il fotografo di strada deve essere pronto a camminare parecchio), rumorosi e dall’aria decisamente professionale. Ovviamente, se ne avete uno, usatelo! Qualche inconveniente non è sufficiente a mettere da parte dell’ottima attrezzatura.

Se invece non avete ancora affrontato l’acquisto della vostra “ammiraglia” e pensate che la fotografia di strada sia ciò che fa per voi, vi coniglio di orientarvi verso una macchina mirrorless. Tale tipologia di fotocamere è in continua espansione e miglioramento e oggi non è difficile trovare sistemi a prezzi abbordabili con elevate qualità e versatilità. In alternativa, valutate una compatta evoluta. Possibilmente con uno schermo orientabile, in modo da poter scattare in LiveView, tenendo la fotocamera in basso o di lato.

Sì, ancora la discrezione. Non è una mia ossessione, ma degli street photographer: nelle sue pubblicazioni Brian Lloyd Duckett, street photographer che lavora anche per il National Geographic, consiglia di usare una cinghia da polso, invece della tracolla, per tenere la macchina fotografica nascosta, vestirsi di nero per attirare meno l’attenzione, usare un cappello per sembrare meno avvicinabili ed evitare attrezzature vistose come borse fotografiche (usatene di più “anonime”, anche per evitare le attenzioni dei borseggiatori), treppiedi (anche perché ingombranti e pesanti) e flash (che tra l’altro tolgono spontaneità allo scatto), sebbene potreste trovarvi a operare in condizioni di scarsa luce.

A proposito di luce, devo spendere qualche parola sulle ottiche. Molte compatte di fascia alta hanno un’ottica fissa, solitamente da 24mm o 35mm. La scelta è, sì, dovuta a motivi tecnologici (una compatta evoluta ha un sensore di dimensioni tali da richiedere obiettivi equivalenti più lunghi e ingombranti, per questo ci si limita a ottiche corte), ma anche artistici: queste sono macchine perfette per la street photography e le ottiche più utilizzate in tale genere sono proprio quelle, perché la focale corta aumenta la profondità di campo e la fotografia di strada è “ambientata” per definizione: non c’è molto spazio per lo sfocato nel repertorio dello street photographer.


Inoltre, nella fotografia di strada è fondamentale restituire l’atmosfera in cui lo scatto è stato realizzato e un’ottica corta, grandangolare, permette all’osservatore di immergersi in esso e al fotografo di avvicinarsi di più ai soggetti, anche e soprattutto nei casi in cui, oltre alla scelta compositiva, lo spazio limitato non vi consente di allontanarvi.
Infine, se pensate che l’ottica fissa possa limitarvi, in realtà è quasi vero il contrario. Se volete dedicarvi alla fotografia di strada, vi consiglio uno zoom solo se il vostro budget è limitato e volete garantirvi più focali, altrimenti un’ottica fissa vi darà minore ingombro, maggiore qualità d’immagine e anche minore tempo di esecuzione: una volta che avrete preso confidenza con la vostra ottica, sarete molto più rapidi che se doveste regolare la focale prima di ogni scatto.
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