Per concludere la nostra serie di articoli sulle serie fotografiche, facciamo una veloce carrellata di temi e soggetti che possono essere alla base dei nostri futuri lavori, elencando le specificità di ogni soggetto e tema che analizziamo. In fondo molto spesso a un buon fotografo servono solo uno spunto, un po’ di buona volontà… e qualcosa che scatti, ovviamente.

Paesaggio
Forse il tema più sfruttato per le serie fotografiche (insieme con i ritratti, come del resto accade per la fotografia in generale). Questo da un lato ci offre molto materiale da studiare e da cui prendere spunto, dall’altro ci rende molto difficile essere originali. Per farlo, ci possiamo imporre dei particolari vincoli, non già sfruttati sulle scene che vogliamo riprendere. Vincoli tipici sono quelli che riguardano lo scattare sempre a un’ora particolare del giorno oppure una particolare condizione atmosferica: scattare solo immagini al tramonto, in condizioni meteorologiche avverse, per esempio. Certo, questo ridurrà di gran lunga la quantità finale di scatti, ma potrebbe arricchire il nostro archivio di immagini più suggestive.

Ritratti
Sui ritratti, non dobbiamo fare altro che sbizzarrirci, a patto di avere a disposizione i giusti modelli. Nulla ci vieta di usare noi stessi e realizzare una serie di autoritratti, comunque. Il tema della serie può essere molto vario, infatti. Per esempio, potremmo realizzare una serie basata su dei particolari vestiti o costumi, perfino un semplice accessorio. Anche una specifica posa può fare da criterio per una serie. Infine, non trascuriamo la possibilità di realizzare scatti allo stesso soggetto in tempi diversi.

Personalmente adoro i ritratti basati sulle espressioni del viso, soprattutto se molto intense o particolari. Quale che sia il nostro interesse, per esaltare i soggetti in ritrattistica sono spesso sfruttati sfondi neutri, luci uniformi e inquadrature senza pretese particolari. Proprio per questo la nostra serie potrebbe ribaltare questi aspetti e, per esempio, potremmo realizzare un ritratto ambientato in cui il contesto sia predominante, rispetto al modello, oppure sfruttare inquadrature inconsuete e luci dal taglio più incisivo. Si può pensare anche a pose particolari, con soggetti in disequilibrio… anzi, se i soggetti sono bambini questo potrebbe essere più semplice che tenerli fermi in posa.

Reportage
Il reportage per definizione è una serie di immagini atte a raccontare una storia, che abbia per lo meno una minima attinenza con la realtà. E la realtà il più delle volte non sta lì ad aspettarci, quindi, per quanto il nostro reportage possa essere programmato, spesso ci sarà da improvvisare, anche perché non avremo possibilità di tornare sulla scena, nelle stesse condizioni che ci hanno permesso di operare in precedenza. In ogni caso, il nostro fine sarà raccontare qualcosa, con riferimenti precisi ai soggetti, ai tempi, ai luoghi, alle azioni e alle motivazioni. Cerchiamo di concentrarci sui momenti salienti e sulle scene pregnanti, chiarendo bene quali sono le azioni in gioco e la successione degli avvenimenti.

Animali
Per quanto riguarda il regno animale, possiamo mettere in piedi una serie anche solo collezionando scatti di membri di una singola specie. Va da sè che più esotica è la specie, più originale e interessante risulterà la serie per il pubblico, ma possiamo anche realizzare buoni lavori con molto meno. Esistono serie su animali di specie diverse che compiono la stessa azione, come giocare, cacciare o assumere atteggiamenti che tipicamente immaginiamo come solo umani.

L’attrezzatura necessaria potrebbe essere particolarmente costosa o poco maneggevole. Certo, se vogliamo realizzare una serie di buffi scatti sui nostri gatti in giardino, potrebbe bastare la fotocamera del nostro telefono cellulare, ma, se vogliamo realizzare un reportage sui leoni della savana, consiglierei qualcosa di un po’ più “igienico”, come un super-teleobiettivo. E che dire della fotografia subacquea? Quanto è impermeabile uno smartphone?

Architettura
Sia che viviamo in città, sia che viviamo in piccoli borghi, è abbastanza difficile non avere a disposizione edifici per scattare foto di architettura. L’ambiente cittadino è fotografato tutti i giorni e non bastano tre foto di palazzi a fare una serie: occorre girare per i quartieri, osservare e previsualizzare scatti interessanti. L’importante è scegliere un tema, con dei vincoli che diano alla serie un quid in più. Potremmo, per esempio, scegliere di fotografare solo edifici davanti ai quali ci sono automezzi particolari, oppure contornati da alberi, seppure in contesto chiaramente urbano. Ci si può concentrare sulle piccole botteghe o negozi di una particolare tipologia. Scegliamo, poi, se vogliamo sfondi puliti o più ricchi e intensi, ore del giorno particolari (consiglio di provare il crepuscolo, quando c’è ancora luce ambiente, ma l’illuminazione artificiale è già accesa) e giochi di linee e convergenze, ottenute sfruttando le architetture.

Macro
Selezionando, selezionando, in fotografia spesso si arriva a scegliere soggetti molto, molto piccoli, come insetti e ragni, dettagli di fiori o piccoli oggetti. Spesso basta chinarsi e vedere cosa c’è a terra, oppure guardare da vicino cosa ci circonda. Occorre, insomma, un buon occhio, tanto per noi, quanto per la nostra fotocamera, quanto meno un 105mm macro. Ciò comporterà poca profondità di campo a disposizione e necessità di lunghi tempi di esposizione. Inoltre, piccoli spostamenti della macchina, porteranno a grandi cambi di inquadratura. Stiamo comunque ben attenti al tema della serie: stringendo sempre di più l’inquadratura è facile scivolare sul tema grafico, sull’astrattismo.

Grafico
Anche senza un obiettivo macro, possiamo guardarci intorno e trovare linee, geometrie e trame: tutti ottimi temi per una serie. Una sfocatura selettiva, così come un estremo ingrandimento, può aiutare ad esaltare il grafismo dello scatto, a scapito della concettualità. Possiamo sfruttare anche le fonti di luce per creare effetti interessanti da registrare nelle nostre immagini. Soprattutto nelle serie grafiche, può essere utile portare i limiti agli estremi. Nelle serie grafiche spesso si sfruttano tecniche come il pittorialismo, per creare lavori evocativi, magari proiettati con accompagnamento musicale adeguato.

Spettacolo e sport
Eventi che per natura sono seriali, come gli spettacoli, le manifestazioni, i festival e gli eventi sportivi sono soggetti naturali per le serie fotografiche. Spesso dovremo avere autorizzazioni o comunque stiamo ben attenti a non intralciare lo svolgimento dell’evento, con la nostra presenza o facendo rumore (il click della nostra reflex può essere molto più rumoroso di quanto pensiamo). Sia per non intralciare che per fare un buon lavoro, può essere estremamente utile conoscere bene il programma della manifestazione. Comunque, per quanto possiamo programmare bene, può sempre accadere un imprevisto.

Occorrerà fare più scatti, per essere certi di avere immagini con i soggetti con espressioni corrette (in tal senso, fotografare una persona che parla può essere un’impresa) o cogliere movimenti difficili (come un atleta che cambia improvvisamente direzione). Questa dinamicità e l’irripetibilità può comunque essere un tratto distintivo della serie e aiutarvi a essere originali nel vostro lavoro. Personalmente penso che tali eventi siano una gran bella occasione per divertirsi, soprattutto se abbiamo la possibilità di accedere anche al backstage e alle fasi preparatorie, scattando ritratti ad artisti e atleti. Comunque sia, se possibile, durante la manifestazione, cerchiamo di evitare la monotonia, cambiando di tanto in tanto posizione.

le mie serie sono tutte legate alle immagini di paesaggi o della natura, fiori in particolare, ultimamente però ho fotografato molto anche gli interni delle chiese, anche se la luce non sempre è favorevole in questi casi.
Sempre interessanti i tuoi articoli..👍
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Grazie
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Ho riconosciuto Posta fibreno o sbaglio?
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Nessuno sbaglio. Un paio di estati fa sono stato lì e ho scattato alcune foto al mulino (la foto in questo articolo) e alcune al lago
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