Attendere il momento – Parte 1

I momenti capitano. Nella vita siamo circondati da eventi che si susseguono e noi fotografi amiamo fissarli nei nostri scatti. Spesso sono talmente veloci che ci sfuggono e questo ci lascia l’amaro in bocca. Altre volte possiamo attendere un momento, se riusciamo a prevederlo, e ritrarlo al meglio. Possiamo anche fare in modo che accada, a dire il vero, ma sicuramente possiamo attenderlo, in molte occasioni.

Dopo mangiato, i miei gatti sbadigliano sempre: lo so e li attendo al varco, per qualche buffa immagine

La conditio sine qua non è, ovviamente, avere bene in mente cosa vogliamo ottenere. Dopodiché, dobbiamo individuare la scena in cui tale momento potrà verificarsi e, a quel punto, decidere dove posizionarsi e attendere. Per quanto? Beh, dipende. Avendo possibilità di pianificare, ci recheremo sul posto con un sufficiente e non eccessivo anticipo. Altrimenti, l’attesa potrebbe essere lunga, tanto più, quanto meno precisa è l’idea di ciò che deve accadere. Potremmo, per esempio, aver trovato uno scenario affascinante, cui sembra mancare qualcosa, ma non sappiamo bene cosa. E allora non possiamo ben prevedere quando questo fattore ignoto si manifesterà.

Un parco pubblico abbastanza ordinario, in cui all’improvviso è comparso questo trenino rosso

Potrebbe esserci un disequilibrio nella scena complessiva, uno sbilanciamento degli elementi e, quindi, voler attendere l’ingresso nel contesto di un nuovo elemento. Oppure un’eccessiva piattezza, stabilità, insomma, troppo equilibrio e, anche in questo caso, potremmo voler aspettare, per vedere se un qualcosa, magari un’azione, possa rompere tale equilibrio, portando dinamismo nell’immagine complessiva. In tema di equilibrio, non trascuriamo, inoltre, le simmetrie. Potrebbe essercene una sulla scena in cui aggiungere un elemento che la alteri oppure, al contrario, una mancata che potrebbe essere ottenuta, attendendo che l’elemento adatto si trovi al posto giusto.

Una scena abbastanza equilibrata, con un nuovo elemento che la sbilancia

Forse sulla scena c’è un bel varco, che attende solo il passaggio di un soggetto interessante, magari insolito. O una cornice ideale per un ritratto ambientato, non appena qualcuno sia pronto a presentarsi sulla scena. Alle volte il mondo si presenta come un palcoscenico (qualcuno ha detto “Tableau“?) e noi dobbiamo solo aspettare che le persone ci salgano, diventando soggetti, o, magari, interagiscano tra di loro, trasformandosi in referenti per il vero attore principale, l’azione.

Stavo cercando il modo di fotografare al meglio questo coro, quando un monaco è entrato nell’inquadratura. Non ho avuto neanche il tempo di decidere che era la foto che volevo

Potremmo avere la fortuna di sapere che sta per verificarsi un evento irripetibile sulla scena o potremmo trovarci davanti a una composizione inaspettata. Come una scarica di fulmini che incornicia un elemento architettonico: se la tempesta dura a sufficienza, possiamo piazzare la nostra fotocamera su un treppiede, impostare un tempo di esposizione molto lungo e lasciare che la natura faccia il suo corso. Per non parlare di eventi più catastrofici, come eruzioni vulcaniche o incendi. La lava e il fuoco sono ottimi soggetti, benché ne faremmo volentieri a meno. Cerchiamo, tuttavia, di non vincere un Darwin Award facendoci ammazzare per una foto e ricordiamoci sempre di fotografare in sicurezza e verificare innanzitutto che non ci sia bisogno di soccorso, prima di cominciare a scattare.

A bordo ring bisogna saper cogliere l’attimo, ma anche stare attenti a non prendere un pugno in faccia

Ovviamente, l’attesa non dev’essere vana speranza che qualcosa prima o poi succeda. Occorre una ragionevole probabilità che ciò che vogliamo possa accadere. Immaginiamo di trovarci in un bel contesto urbano, magari in un quartiere di uffici: sarebbe carino fotografare gli impiegati che si recano al lavoro, ma, se abbiamo pianificato la nostra passeggiata fotografica di domenica pomeriggio, probabilmente dovremo attendere parecchio. Così come per fotografare bagnanti al mare, sarebbe meglio evitare il lunedì. Anche solo per scegliere la luce che vogliamo sul soggetto, sarà opportuno conoscere come cambia l’illuminazione sulla scena durante lo scorrere del giorno, così da attendere il momento propizio. Così come se è la pioggia che cerchiamo, sarà opportuno assicurarci che la stagione ci sia propizia, se non vogliamo attendere invano.

La pioggia sa farsi attendere d’estate

3 pensieri riguardo “Attendere il momento – Parte 1

  1. le occasioni spesso sono davvero fortuite, come gli arcobaleni che ti colgono all’improvviso, magari dopo un giorno di pioggia, o un bel pavone che fa la ruota davanti ad un soggetto fotografico pazzesco. Talvolta trovarsi nel punto giusto al momento giusto è davvero un colpo di fortuna incredibile. 👍😉

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