Momenti lenti e veloci – Parte 1

Quando ci apprestiamo a riprendere una scena dobbiamo prestare la massima attenzione alla velocità, anzi, alle velocità. Gli elementi sulla scena si muovono e compiono azioni alla loro velocità e noi, d’altro canto, ci muoviamo alla nostra. Inoltre, in quanto fotografi, ben sappiamo che anche la fotocamera ha le sue velocità, principalmente quelle dell’otturatore (che possiamo variare) e quella del buffer di memoria (dettaglio costruttivo non modificabile). Vediamo come districarci tra tutti questi elementi.

Per riprendere l’istante perfetto del salto, si può scattare a raffica, con tempi di esposizione molto brevi, rischiando di saturare il buffer di memoria

Per cominciare dobbiamo valutare accuratamente la velocità dei movimenti che dobbiamo cogliere. Un movimento può essere in apparenza lento e prevedibile, ma da un momento all’altro trasformarsi in una rapida e imprevedibile azione. Consideriamo, per esempio, un animale che trotterella in una certa direzione e, d’un tratto, vede qualcosa di inatteso e fa un balzo per lo spavento o per saltare l’ostacolo. Più in generale, pensiamo a una qualsivoglia scena tranquilla e ordinaria in cui irrompe un diversivo. In tal caso potremmo essere rilassati e pronti a cogliere il momento lento, ma non essere comunque abbastanza reattivi per riprendere, invece, tale improvviso diversivo.

Provate a fotografare una piccola peste che corre cambiando continuamente direzione

Anche senza un evento imprevisto, il movimento che vogliamo cogliere potrebbe presentare dei picchi di velocità. Possiamo, dunque, decidere di cogliere con calma il movimento lento, per portare a casa qualche immagine, e poi concentrarci sullo scatto decisivo. Immaginiamo di dover scattare immagini a un evento sportivo, per esempio una gara di golf. È abbastanza semplice riprendere il golfista che si prepara a vibrare il colpo, mentre è molto più complicato cogliere il momento esatto in cui il bastone colpisce la pallina. Potremmo avere maggior fortuna con un putt, decisamente più lento, come movimento.

Un putt è un movimento più breve, in un raggio d’azione più stretto, più facile da cogliere

Se ne abbiamo possibilità, consiglio sempre di tenersi a buona distanza e sfruttare ottiche più lunghe, invece di stare troppo a ridosso dell’azione. Tanto per cominciare, ciò ci eviterà di intralciare l’azione o quanto meno di influenzarla in qualche modo. Inoltre, avremo la possibilità di seguire più facilmente il soggetto, senza stravolgere l’inquadratura. D’altro canto, se il movimento non è troppo veloce, un grandangolo permetterebbe di includere più contesto, quindi, se la scena lo merita (come un bel golf club), valutiamolo. Anche perché, stringere troppo l’inquadratura in un certo qual modo rende il movimento più veloce, nel senso che è più probabile che il soggetto finisca fuori dalla nostra ripresa.

Un improvviso scarto a destra del giovane runner lo ha quasi fatto uscire dall’inquadratura

Altro motivo in più per scegliere con estrema cura il punto di ripresa. La velocità del movimento può variare sensibilmente anche in relazione alla nostra posizione. Un oggetto che si muove verso di noi o in direzione opposta può, come abbiamo visto, finire per occupare una zona troppo ampia o troppo piccola del frame, mentre un’azione che si muove verso i bordi dell’inquadratura potrà sfuggirci più probabilmente. Quindi, nello scegliere il posto da cui riprendere la scena, valutiamo la direzione del movimento e la distanza necessaria a lasciare sufficiente spazio a garantirci un margine di sicurezza.

Un più ampio margine di sicurezza garantisce maggiore facilità nel riprendere il soggetto, ma dobbiamo stare attenti alla confusione sulla scena

Dobbiamo anche accettare il fatto che il momento che aspettiamo potrebbe non arrivare o non essere perfetto, non corrispondente a come lo abbiamo immaginato. Possiamo essere sulla scena in tempo, trovare il punto di interesse, preparare tutto tempestivamente, aspettare finché una persona non passi proprio dove vogliamo, ma, per esempio, quella persona potrebbe essere di fretta, camminare velocemente e non alzare bene i piedi, lasciandoci uno scatto con una postura sgradevole.

Non è così semplice cogliere il momento migliore di una camminata, con la postura migliore per i soggetti

Come abbiamo già visto, anche una scena affollata può rappresentare un problema e aumentare la necessità di essere veloci, ma conviene fare una precisazione: la scena può non essere affollata solo di potenziali soggetti o ostacoli, ma anche di fotografi. Questo potrebbe far sì che il punto di ripresa migliore sia già occupato. D’altra parte, potrebbe anche darsi che il punto di ripresa più ovvio, lo sia a tal punto da essere ormai abusato. In tal caso vale la pena esplorare meglio la zona e trovare un punto di vista alternativo.

Riprendere questa scena dall’alto, mi ha permesso di eliminare le altre persone sulla scena

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