Ci sono molti fotografi digitali che conservano, in fondo in fondo, un’anima analogica. Magari a livello tecnologico non hanno voglia di dedicarsi alla pellicola, ma neanche loro resistono al fascino di un bel libro di fotografia.

Realizzare un libro di fotografia dà la possibilità di organizzare un lavoro, di dare compiutezza a un progetto fotografico e di allenarci nella troppo spesso trascurate pratiche della selezione e dell’impaginazione.

Oltre ciò, un bel libro di fotografia è anche un ottimo regalo… certo, a patto che rispecchi l’interesse di chi lo riceve. Noi fotografi possiamo, per esempio, realizzare un bel fotolibro con gli scatti migliori che ritraggono il destinatario del regalo. Oppure potremmo pensare di raccogliere le nostre foto di gattini in un simpatico volumetto per appassionati di felini.

Se invece vogliamo rinunciare a produrre qualcosa di nostro, espressamente mirato al destinatario, possiamo attingere alla sterminata produzione artistica dei grandi fotografi del passato. Ci sono, per esempio, meravigliosi cataloghi di mostre, come quella su Richard Avedon. Oppure volumi nati espressamente per la stampa: recentemente l’editore Contrasto ha, per esempio, ripubblicato “Gli americani” di Robert Frank. E, per gli appassionati di animali domestici, c’è il bellissimo volume di Elliott Erwitt, purtroppo di non facile reperibilità.

Insomma, se cerchiamo un’idea regalo che sia al contempo un oggetto di arredo e un piacevole passatempo, prendiamo seriamente in considerazione un bel libro di fotografia.

un’idea di sicuro interessante, finora non ho ancora creato con i miei scatti un libro di fotografia, magari ci penserò per il futuro..👍👍😉
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