La nostra prima serie – Parte 2

Ci troviamo in giro a passeggiare e a un tratto ci si propone davanti agli occhi una bella scena. Noi d’altro canto abbiamo sempre con noi la nostra macchina fotografica e abbiamo i riflessi ben allenati, quindi non ci lasciamo scappare un ottimo scatto. La domanda che dobbiamo porci è: abbiamo portato a casa una bella fotografia o abbiamo dato inizio a una serie? E, in questo secondo caso, come possiamo portarla avanti efficacemente?

Forte spagnolo - L'Aquila
Una trasferta di lavoro, un mezzo pomeriggio libero, una passeggiata in centro ed ecco lo spunto per una mini-serie sulle bellezze della città

UNICA SESSIONE

La prima opzione è quella di organizzare un’unica sessione di lavoro. Ci troviamo sul luogo del “delitto”? Valutiamo la possibilità che altre manifestazioni del soggetto della nostra serie si ripresenti e ci consenta di dedicarci a esso. Manteniamo, dunque, una sola unità di tempo, luogo e azione. Oltre che trovarla casualmente, una simile serie può anche essere progettata: una serie in una sola sessione, per esempio, per un viaggio o un evento come un concerto o uno spettacolo.

Parco Treja, cascata
Un tema sfruttato, ma facilmente replicabile: cascate riprese con tempi lunghi. L’importante è avere a disposizione un filtro ND

Organizzata o meno, la serie in un’unica sessione richiede rapidità di pensiero e di azione. Dobbiamo stabilire quanti referenti, cioè elementi visivamente interessanti, abbiamo a disposizione e se sono sufficienti per la nostra serie (quanto sarà lunga?) e dobbiamo avere sotto mano anche l’attrezzatura giusta. Probabilmente, viaggeremo leggeri e punteremo sull’uniformità di formati e focali, per una serie di respiro più corto.

Pinocchio, Teatro Finestra, Latina
Uno spettacolo teatrale è un tipico esempio di serie realizzabile in un’unica sessione… a meno di repliche

Sì, presumibilmente una serie realizzata in una singola sessione non sarà composta di decine e decine di scatti, quindi dobbiamo tenere sotto controllo tanto il numero di immagini, quanto il tempo a disposizione. Nulla vieta di scattare qualche foto in più, per scegliere poi con calma, anzi, può essere molto utile, ma senza esagerare. Se la serie ci sta sfuggendo di mano, proviamo a restringere i vincoli che ci siamo imposti, se, invece, non riusciamo a realizzare un numero significativo di immagini, proviamo a rilassarli.

Donna di latta
Una serie fotografica sul tema del riciclo ha richiesto diverse sessioni, ciascuna con una miniserie su uno specifico materiale (in questo caso, metallo)

In generale, teniamo a mente che forse (dipende dalle circostanze) avremo possibilità di tornare a scattare e proseguire la nostra serie, ma ciò contrasta col nostro proposito iniziale dell’unica sessione, forse dovuto a precise condizioni dell’ambiente (un evento che non si ripeterà, la nostra impossibilità di tornare, ecc.) o nostre (una predisposizione mentale ben precisa).

Niko si allena con il maestro Rocco al sacco
La mia serie sugli allenamenti dei pugili è nata per caso, aspettando il mio turno per l’allenamento

FOTOGRAFIA CASUALE

Tornando al caso della nostra introduzione, parliamo ancora di fotografie casuali. Non solo nel momento e luogo dello scatto, ma anche a distanza di diverso tempo possiamo trovarci davanti un’immagine con lo stesso soggetto (anche con referenti diversi) e farci decidere di lavorare su una serie, partendo da queste due foto. Una serie così può durare molto a lungo ed essere costruita solo con immagini scattate in situazioni casuali, senza andare a cercarle, oppure catturarci, facendoci decidere di dedicarci a essa e concludersi in tempi brevi. In entrambi i casi, non ci sarà una vera pianificazione iniziale, che, però, andrà definendosi in un tempo che va dall’immediatezza successiva al primo scatto all’intera durata della serie.

Manlio gioca con un rametto
La mia (infinita) serie sui gatti è iniziata per caso, guardando queste piccole pesti prendere possesso del mio giardino e ha dato vita a un account Instagram dedicato

Se la prima foto che abbiamo scattato ci è rimasta impressa, se ne abbiamo scattata un’altra simile, questo può voler dire che il soggetto ripreso ci stuzzica e può valere la pena approfondirlo e continuare a trattarlo nel nostro lavoro. Ancor di più se il soggetto è inusuale, quindi più difficile da reperire. Ciò richiederà più impegno da parte nostra, ma, d’altro canto, renderà più evidente cosa rende quell’insieme di foto una serie, anche con pochi scatti. Per esempio, fotografando sempre paesaggi, potremmo trovarci un giorno con alcune fotografie di arcobaleni o altri elementi (soggetto, trame, colori, ecc.) che ne fanno una serie, ma, per renderla tale, occorrerà isolarle dal mucchio e dare peso, anche con una didascalia o un titolo, a tali referenti.

Gara di equitazione
Una foto scattata durante una gara di equitazione può far parte di una serie sui cavalli e di una serie sportiva

DAL NOSTRO ARCHIVIO

Tenere in ordine il nostro archivio è dunque fondamentale, non solo perché dobbiamo poter avere a disposizione le nostre fotografie sempre e comunque, ma anche perché, nel caso decidessimo di realizzare una serie, dobbiamo poter selezionare le foto rapidamente e sarebbe davvero troppo oneroso dover visionare le immagini una per una, senza alcun criterio di ricerca. Insomma, per mettere insieme una serie a partire dalle foto del nostro archivio, dobbiamo prima trovarle. E, nel caso in cui volessimo lavorare su più serie contemporaneamente, sarà ancora più importante poterle ordinare in base al criterio scelto per la serie.

Doctor Who's clock
Per scrivere i miei articoli, attingo sempre al mio archivio. Se non fosse in ordine, sarebbe estremamente difficile trovare le foto adatte

Anzi, potremmo cominciare proprio spulciando il nostro archivio, senza un’idea precisa. Quando troviamo una foto interessante, iniziamo a cercare altre foto con la stessa caratteristica che la rende così intrigante. Un’immagine potrebbe essere accattivante per diversi motivi, che potrebbero fungere da tema per più di una serie, quindi l’immagine stessa può essere inclusa in serie diverse. D’altro canto, fotografie molto diverse tra loro, per tempo e luogo di scatto, attrezzatura, tecnica e inquadratura, possono in realtà racchiudere diverse connessioni e darvi uno spunto per una serie.

Napoli
Panorami da tetti cittadini: un tema semplice che permette di realizzare immagini molto suggestive

D’altro canto, se selezioniamo delle foto, tra cui ce ne sono alcune che non si sposano con il tema della serie, ma sono particolarmente interessanti, possiamo valutare se sia il caso di ridefinirlo ed estenderlo in modo da includere le nuove immagini, stando, però, attenti a non forzare o snaturare il nostro progetto. Così come, se la selezione di foto non contiene un numero a nostro avviso sufficiente di foto, possiamo decidere di scattarne altre, a patto di avere tempo, voglia e occasione: le condizioni in cui avete scattato le immagini originali potrebbero non essere più disponibili.

Cordelia e Pericle
Non lasciatevi sfuggire un’occasione: potrebbe non ripresentarsi

Un pensiero riguardo “La nostra prima serie – Parte 2

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.