Agli albori della fotografia c’erano diverse tecniche per la realizzazione di immagini, evoluzioni di tecniche base come il calotipo e il dagherrotipo. Spesso frutto di sperimentazione, talvolta non producevano risultati perfetti, ma compensavano la scarsa qualità con l’economicità. Una di queste tecniche era nota come cianotipo, perché produceva delle immagini dalle tonalità blu, un altro difetto che può diventare un gradevole effetto vintage. Vediamo come è possibile riprodurre tale effetto col software di fotoritocco GIMP.

Nati subito dopo la scoperta della fotografia, i cianotipi si ottenevano applicando una miscela di citrato ferrico ammoniacale e ferricianuro di potassio su un foglio di carta, su cui poi poneva un negativo di grande formato e si esponeva al Sole, in modo che la luce ultravioletta “bruciasse” le zone interessate dalle alte luci, lasciandole più chiare, ma rendendo scure le basse luci, una volta lavato il foglio dalla miscela, lasciando su tutta l’immagine una tonalità blu, da cui, appunto, il nome cianotipo. Altre caratteristiche tipiche di questo tipo di fotografie erano il basso contrasto e la tramatura, anche se questa era dovuta perlopiù all’uso di carte per acquarelli o simili.

Innanzitutto, dunque, prendiamo un nostro file digitale e, se non lo è già, convertiamolo in bianco e nero, magari utilizzando il miscelatore ed eliminando un po’ di rosso dalla scena: la tecnica che vogliamo utilizzare, infatti, si basava su dei negativi su lastre di vetro poco sensibili al rosso. Inoltre, valutate la possibilità di ridurre il contrasto dell’immagine, per esempio con lo strumento Colori -> Livelli…
Dopodiché, creiamo un nuovo livello, riempito con un colore uniforme, ovviamente un blu. Tra le varie combinazioni RGB che ho provato, quella che più mi piace e che crea un effetto migliore a mio avviso è la seguente:
R: 6 G: 65 B: 125
Ovviamente così otteniamo che l’immagine di partenza sia completamente coperta, ma non preoccupatevi, basterà selezionare la modalità “Scherma” sul nuovo livello così creato per riottenere la nostra immagine con un’insolita tonalità blu. Nel caso fosse troppo intensa, riducete l’opacità del livello.
![[_GFX1677] (sovrascritta)-4.0 (Colore RGB interi a 8 bit gamma, RTv4_sRGB, 1 livello) 800x600 – GIMP](https://diegorosatocom.files.wordpress.com/2020/04/gfx1677-sovrascritta-4.0-colore-rgb-interi-a-8-bit-gamma-rtv4_srgb-1-livello-800x600-e28093-gimp.jpg?w=1000)
A questo punto resta da aggiungere, se volete, la tramatura tipica delle foto dell’epoca. GIMP mette a disposizione dei filtri che permettono di aggiungere vari effetti adatti allo scopo. Il primo che mi viene in mente è Filtri – > Artistici -> Applica tela…, uno strumento semplice ed efficace, ma, per qualcosa di più elaborato, vi consiglio di dare un’occhiata a Filtri – > Artistici -> Drappeggia…
