Come abbiamo visto già altre volte, la fotografia è uno dei mezzi espressivi più legati alla memoria. Non di rado stampiamo album che poi sfogliamo a distanza di anni e molti produttori di attrezzatura badano bene a dare un aspetto vintage ai loro prodotti.

Forse anche per questo a molti piacciono le foto color seppia. Agli albori della fotografia, non esisteva il colore. Le uniche immagini che si potevano ottenere erano in monocromia, ma non sempre in bianco e nero. Alcuni processi di fissaggio delle immagini producevano, invece di varie sfumature di grigio, diverse gradazioni di morrone, dando alle immagini quel caratteristico colore seppia.

Ovviamente nell’epoca del digitale, non è difficile ottenere lo stesso effetto e, proprio perché ancora molto ricercato, gli sviluppatori di software spesso includono delle funzioni (solitamente definiti “filtri” o “effetti”) che aiutano a riprodurlo. Per esempio, il filtro Vecchia foto...
di The GIMP.
![[DSCF7557] (importata)-2.0 (Colore RGB interi a 16 bit gamma, RTv4_sRGB, 1 livello) 3928x2931 – GIMP](https://diegorosatocom.files.wordpress.com/2020/01/dscf7557-importata-2.0-colore-rgb-interi-a-16-bit-gamma-rtv4_srgb-1-livello-3928x2931-e28093-gimp.jpg?w=1000)
Tale filtro consente di eseguire in modo automatico una serie di operazioni che renderenno la nostra immagine decisamente vintage, aggiungendo un bordo “consumato”, virando la colorazione al monocromo marrone e, volendo, aggiungendo delle chiazze.
The GIMP ci consente innanzitutto di decidere se vogliamo aggiungere una sfocatura all’immagine, dato che un tempo la scarsa capacità di mettere a fuoco degli obiettivi e la necessità di lunghe esposizioni causavano spesso sfocatura e/o effetto mosso.

Dopodiché possiamo decidere quanti pixel deve occupare il bordo bianco della foto (impostare 0 per nessun bordo): tale bordo era tipico delle vecchie foto, che tendevano anche a deteriorarsi in prossimità di esso. Personalmente vi consiglio di impostarlo più o meno al 2% del lato più lungo della vostra immagine. Per esempio, per un’immagine 4000×3000 pixel, imposterei il bordo a 80 pixel.
È poi possibile poi scegliere se la foto dovrà avere il classico bianco e nero o un più ricercato seppia, spuntando l’apposita casella e se vogliamo che l’immagine finale abbia delle chiazze dovute all’invecchiamento artificiale.
![[DSCF7557] (importata)-2.0 (Colore RGB interi a 16 bit gamma, RTv4_sRGB, 1 livello) 3928x2931 – GIMP_2](https://diegorosatocom.files.wordpress.com/2020/01/dscf7557-importata-2.0-colore-rgb-interi-a-16-bit-gamma-rtv4_srgb-1-livello-3928x2931-e28093-gimp_2.jpg?w=1000)
Infine potete scegliere se lavorare su una copia o sull’immagine originale.
Potrebbe sembrare che il lavoro sia terminato, ma penso che, anche se il risultato non è male, possiamo ancora migliorarlo, dando un’aggiustatina alla tonalità della foto. Per farlo, useremo lo strumento Curve
, disponibile nel menù Colori
.

La foto ottenuta con la sola applicazione del filtro, infatti, rischia di risultare troppo “fresca”, a mio avviso. Onde evitare ciò, possiamo ingiallire leggermente lo scatto, ingobbendo verso il basso e verso l’alto rispettivamente la metà inferiore e quella superiore dei canali rosso e verde e ingobbendo verso il basso tutto il canale blu, fino a ottenere la tonalità desiderata. Questa operazione avrà effetto anche sul bordo, che risulterà anch’esso ingiallito.

consigli sempre utilissimi nel tuo blog, Buon Anno… 😉
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