Quando scattiamo una foto, dobbiamo prendere in considerazione la luce presente sulla scena e in particolar modo quella che incide sul soggetto. L’esposimetro della nostra macchina fotografica è programmato per esporre come mezzi toni ciò che è stato scelto come area di valutazione (sia essa un singolo punto o spot, un’area ponderata al centro o l’intera scena).

Ciò potrebbe rendere difficile impostare la corretta esposizione, quando si scatta in manuale, e può avere effetti anche peggiori, quando si scatta in qualsiasi altra modalità, dato che l’esposizione finale sarà influenzata dalla valutazione della fotocamera.
Considerate, per esempio, il caso di una scena innevata con un soggetto chiaro in una giornata di pieno sole. L’esposimetro valuterà tutte quelle alte luci come mezzi toni, sottoesponendo lo scatto.
Per evitare situazioni del genere, un primo aiuto è dato dalla ghiera di compensazione dell’esposizione, solitamente impostata sul valore “0” (quindi nessuna compensazione), ma che offre la possibilità di impostare valori solitamente compresi tra +3 e -3 stop, a step di terzi di stop.
Impostando la ghiera su valori positivi stiamo chiedendo alla nostra fotocamera di sovraesporre l’immagine del valore richiesto (per esempio, +1 significa sovraesporre di uno stop), mentre valori negativi portano a una sottoesposizione dello scatto.
Solitamente, con esposizioni valutative, in contesti con bassi contrasti, ciò è più che sufficiente: potete utilizzare modalità automatiche (per esempio, priorità diaframmi o programma) o basarvi sul vostro esposimetro in modalità manuale, senza alcun problema, una volta che avrete acquisito un po’ di esperienza sulla lettura della luce (e magari fare qualche esperimento su High key e Low key).

Tuttavia, in contesti in cui è necessario utilizzare una modalità di esposizione spot, come un alto contrasto, e si vuole comporre lo scatto decentrando il soggetto, si possono avere dei problemi.
Se da un lato è vero che è possibile spostare il punto di messa a fuoco dal centro della scena con i pulsanti freccia sul retro della macchina fotografica, dall’altro occorre considerare che non tutte le macchina fotografiche prendono l’esposizione sul punto di messa a fuoco, prediligendo comunque il punto centrale. E poi può essere scomodo dover spostare ogni volta il punto di messa a fuoco.

La soluzione è in quel piccolo tasto sul retro della macchina fotografica, solitamente accompagnato dalla scritta “AEL/AFL“. Quelle sigle stanno ad indicare “Automatic Exposure Lock” e “Automatic Focus Lock“. Se inquadrate un soggetto e impostate messa a fuoco ed esposizione, premere (e continuare a tenere premuto) quel tasto servirà a dire alla fotocamera che da quel momento in poi, qualsiasi cosa accada (un cambio di illuminazione sulla scena o di inquadratura) tanto l’esposizione, quanto la messa a fuoco non dovranno essere cambiate.
Va detto che molte fotocamere si comportano allo stesso modo premendo a mezza corsa il tasto di scatto, ma vi esorto comunque a studiare il manuale del vostro dispositivo per sapere come si comporta, soprattutto in casi particolari, come la messa a fuoco continua, utilizzata per seguire un soggetto in movimento.
Per esempio, sulla mia Fuji X30 è possibile programmare il tasto per far sì che blocchi solo la messa a fuoco, solo l’esposizione o entrambe.

4 pensieri riguardo “Il tasto AEL/AFL”