Abbiamo visto recentemente come nel ritratto ambientato il contesto è importante, anche in relazione all’aspetto e in particolare all’outfut del soggetto. A parte i casi in cui vogliamo creare un contrasto, la coerenza del tutto renderà più verosimile il nostro scatto e darà maggiore enfasi al nostro racconto.

La parola chiave di questo articolo è credibilità, perché, soprattutto nella società delle immagini in cui viviamo oggi, l’abito fa il monaco (cit. Manuel Fantoni). Se salissimo su un aereo e vedessimo passare un tizio in bermuda e infradito che va nella cabina e si siede al posto di comando, giureremmo che è un pilota o penseremmo che un pazzo stia per dirottare l’aereo?

Questo perché le uniformi rispondono a pieno titolo a un vecchio principio cardine della comunicazione persuasiva, il principio di autorità. Tendiamo a lasciarci persuadere da chi ha o anche solo mostra più autorità di noi. Se scattiamo un ritratto a un medico nel suo ospedale, sarebbe un errore non fargli indossare un camice… ovviamente, a patto che non sia un volontario dedito alla clownterapia.

Più in generale, se stiamo raccontando la storia di un professionista (abbiamo già parlato di militari, piloti e medici), sarebbe opportuno non solo fotografarli nel loro contesto lavorativo, ma anche con l’abbigliamento consono al loro mestiere. Insomma, un meccanico in smoking nella sua officina può rappresentare una simpatica boutade, ma non è esattamente la migliore rappresentazione che potremmo creare della sua tipica giornata lavorativa.

L’abbigliamento non è solo fondamentale per la rappresentazione di molte professioni, ma anche di aspetti più personali come l’appartenenza religiosa (nel caso di membri del clero, due piccioni con una fava) o della nazionalità di una persona. In fin dei conti ogni nazione, spesso anche ogni singola regione e in alcuni casi anche un paesino di poche centinaia di abitanti ha un suo abbigliamento caratteristico e, se volessimo ritrarre un gruppo folkloristico dedito allo jodel, non cercheremmo di farli vestire da mariachi.

Può capitare che il riferimento che stiamo utilizzando sia noto alla perfezione ai più e, dunque, di per sé essere sufficiente a identificare l’aspetto (professione, nazionalità ecc.) che vogliamo rappresentare, ma un dettaglio in più può comunque aiutare, perciò conviene non trascurarlo, se lo abbiamo a disposizione.

Infine, resta comunque il gusto dello scombinare le carte, come ci piace fare qualche volta. Il pilota in infradito, il meccanico in smoking e poi? In generale possiamo provare lo stesso outfit in posti molto diversi tra loro e giocare con ciò che ci si presenta sulla scena, così come, pratica molto diffusa sui set fotografici, possiamo sfruttare la stessa location per provare diversi look.


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