Abbiamo visto tutte le difficoltà che comporta la scelta di dove e come posizionare la fotocamera nella fotografia di interni. Tale scelta, inoltre, influenza ed è influenzata dalla scelta dell’ottica, che, dato lo spazio ridotto, sarà quasi certamente un obiettivo grandangolare. Approfondiamo, dunque, come scegliere l’ottica migliore e il formato perfetto per le nostre fotografie di interni.

Se da un lato l’ottica grandangolare può accentuare la convergenza delle linee di fuga e creare prospettive ingannevoli, dall’altra il grande angolo di campo consente di abbracciare uno spazio più ampio e dà all’osservatore l’idea di trovarsi nel medesimo spazio ritratto nell’immagine. Poco importa, dunque, se la prospettiva non è fedelissima, anche perché questo effetto può essere sfruttato per dare maggior risalto ad alcuni elementi a discapito di altri.

Cerchiamo, comunque, di evitare lunghezze focali estremamente corte, se ciò che cerchiamo non è un particolare effetto artistico. Come principio generale, vi consiglio di scegliere la più lunga possibile tra le ottiche corte a vostra disposizione, tale da ritrarre tutto lo spazio di vostro interesse, con una composizione gradevole e un’ottimale resa della luce. Provate comunque a sperimentare. Potreste scoprire che in ambienti molto profondi e con soffitti bassi è meglio usare ottiche più lunghe, per mantenere le proporzioni più realistiche nelle immagini, mentre, in ambienti con poca profondità e alti soffitti, ottiche più corte hanno una resa migliore e più armoniosa.

Il tutto, comunque, anche in ragione del formato dell’immagine che abbiamo scelto. La maggior parte degli scatti fotografici in interni è realizzato in formato orizzontale, questo perché, se uno scatto ricalca le proporzioni dell’ambiente che ritrae, esso risulta più realistico. Ovviamente anche questa regola generale prevede le sue eccezioni, la prima delle quali è data dalle limitazioni tecniche (non avere l’ottica adatta, per esempio) e compositive (gli elementi non sono disposti in maniera ottimale, per esempio).

Tenete sempre in mente cosa volete ottenere e cosa volete mettere in risalto nelle vostre immagini, ma in generale vi consiglio di non sperimentare troppo in questo campo. Una foto di un locale stretto e profondo, come un corridoio, fotografato in orizzontale, può dare un senso claustrofobico alle vostre immagini (è quello che volete?), mentre un’inquadratura verticale di un locale basso e ampio metterebbe troppo in risalto il pavimento e il soffitto a scapito dell’ambiente.

Infine, se vi trovate in un locale molto ampio, con soffitto basso, potete optare per uno scatto in formato panoramico, tenendo presente, però, che con la ridotta distanza tra la fotocamera e il soggetto le distorsioni saranno accentuate, quindi se contate di sovrapporre più foto dovrete prestare la massima attenzione alla pianificazione dei singoli scatti.

ottimi consigli, sono quelli che metto sempre in pratica quando deciso di scattare foto in interni. 😉
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