Usare i colori

Accostare tra loro colori diversi o diversi toni dello stesso colore è un potente mezzo compositivo per rendere più accattivanti le nostre foto. Una volta scelti i colori, come possiamo utilizzarli per rendere le nostre immagini ancora migliori? Per esempio, lavorando sulla relazione tra il soggetto e lo sfondo.

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Uno sfondo pulito colorato in studio

Innanzitutto possiamo mettere in relazione un soggetto con uno sfondo continuo. Pratica assai comune in studio, in cui solitamente si utilizzano fondali neri o bianchi, gli sfondi a colorazione continua servono a “pulire” un’immagine, eliminando eventuali elementi di disturbo che potrebbero togliere peso al soggetto, distraendo l’osservatore.

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Un soggetto pulito non è sempre la scelta migliore. Alle volte, si sfrutta invece il contrasto tra colori complementari

Anche in esterno è possibile trovare degli sfondi molto accattivanti, monocromatici, con o senza particolari texture o a dir poco variegati. Spesso basta stringere un po’ un’inquadratura per selezionare uno sfondo, se non uniforme, quantomeno coerente, da associare al vostro soggetto. Non di rado gli street photographer si appostano vicino a una scena che reputano accattivante e aspettano che un soggetto che vi si adatta (per affinità o contrasto) passi proprio lì davanti.

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In alternativa si può optare, quando lo si trova, su uno sfondo in movimento

Un altro modo per usare il colore è il movimento. Sappiamo bene come un tempo lungo di esposizione consenta di “pennellare” colore sulla scena. Il modo più semplice è quello di ritrarre un soggetto in movimento con un tempo di esposizione lungo, possibilmente mettendo la macchina fotografica su un cavalletto o un appoggio di fortuna. Non è il mio effetto preferito e, solitamente, mi limito a usarlo con parsimonia nel bianco e nero, ma è innegabile che abili fotografi riescano a realizzare splendide foto con questo effetto.

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Le scie luminose sono un classico esempio di “pennellata di colore” in fotografia

Di meno semplice realizzazione, ma di sicuro effetto è una tecnica all’opposto, il panning, che consiste nel seguire un soggetto in movimento, per fissarlo sull’immagine sfocando lo sfondo. In questo caso, oltre a scegliere il giusto tempo di esposizione, conta molto l’abilità del fotografo nel seguire il soggetto. Anche in questo caso, un cavalletto può aiutare molto. Così come con lo zooming, effetto che si ottiene ruotando lo zoom durante un’esposizione con tempi lunghi. In generale con queste tecniche dovrete usare lunghe esposizioni, quindi abbassate gli ISO e chiudete bene il diaframma. Se serve, usate un filtro ND.

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Personalmente non amo una foto in cui tutto è mosso, ma con un soggetto fermo si può giocare a trasformare il resto in una macchia di colore

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