Il fotografo sportivo è fondamentalmente un cronista. Non sono rari casi in cui i suoi scatti sono successivamente raccolti in libri ed esposti in mostre, ma principalmente il suo mercato di riferimento sono giornali e siti di informazione, che vogliono avere subito, addirittura in tempo reale, nel caso di redazioni web, le immagini per i loro articoli.

Questo già porta il fotografo a dover fare una scelta sul formato dei file che desidera usare. Sappiamo che il formato Raw garantisce ampio margine di manovra in post-produzione e registra molte più informazioni dei formati compressi, ma d’altra canto è un semilavorato ingombrante e più difficile da trasmettere e gestire: alcune redazioni potrebbero non gradire questi file.

Potrebbe essere il caso di scattare foto in formato JPEG, ma ciò richiede che le impostazioni della fotocamera, esposizione e bilanciamento del bianco, siano perfette, perché non modificabili in seguito. Potreste non avere lo spazio per usare un laptop in tethering e valutare ciò che avete ottenuto e, quindi, dover trasmettere tutto direttamente dalla fotocamera con un modulo wi-fi.

In entrambi i casi, mancherà parte del controllo sul vostro processo di produzione delle immagini. Un’alternativa può essere quella di scattare in entrambi i formati, ma questo, oltre a occupare più spazio, renderà il funzionamento della vostra fotocamera più lento, quindi bisogna valutare questa opzione attentamente.

Quindi considerate bene il bilanciamento del bianco, soprattutto in interno, dove la luce è sempre più scarsa e i colori di pareti e pavimenti possono trarre in inganno i sensori, soprattutto se non siete in posizione ideale per fotografare il soggetto, come una postazione troppo lontana o troppo alta (le riprese dall’alto raramente sono le migliori).

Se poi vi trovate in condizione di luce mista (per esempio luce naturale da una finestra e illuminazione artificiale della struttura), l’unica soluzione sicura resta l’uso di un cartoncino grigio 18% per l’esposizione e il bilanciamento. In questo caso, avrete una luce equilibrata, che mostrerà le varie dominanti (come in fondo si presentava la scena), senza virare in modo eccessivo sull’una o sull’altra. Altrimenti, potete affidarvi agli automatismi della vostra fotocamera, sperando che siano sufficientemente efficaci.

D’altro canto, scattando in interni, non dovreste avere (a meno di illuminazioni con faretti colorati e altre coreografie) problemi di luce variabile che potreste avere durante il giorno in un’attività all’aperto.
la fotografia sportiva di sicuro non è facile a realizzarsi, ma dona grandi soddisfazioni a chi, come te, riesce a farne un tema fotografico.
Sempre interessanti i tuoi articoli.
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