Attrezzature per fotografia sportiva – Parte 2

Dopo aver visto quali fotocamere e obiettivi sono i più indicati per la fotografia sportiva, in questo articolo ci concentreremo sugli accessori che possono rendere la vita del fotografo con la passione per lo sport meno faticosa.

Flash

In alcune manifestazioni sportive, sarà possibile utilizzare dei flash. Solitamente non avrete la possibilità di montare delle luci di qualsiasi natura su un cavalletto, ma un singolo lampeggiatore a slitta può facilmente essere usato direttamente dalla fotocamera. Verificate che non ci siano espliciti divieti e in ogni caso evitate di abbagliare gli atleti con i lampi e poi sfruttate la luce aggiuntiva per ridurre i tempi di esposizione e quindi evitare un mosso non voluto, illuminare selettivamente parte della scena, agevolare l’autofocus, gestire situazioni di luce particolare come il controluce, migliorare, in generale, l’illuminazione sulla scena e influire sulla composizione dello scatto.

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Abbagliare dei pugili con il flash mentre combattono può non essere una buona idea

Treppiede e monopiede

Di importanza fondamentale, soprattutto se si utilizzano focali molto lunghe, quindi ottiche pesanti, è il monopiede. Un monopiede vi consente di dare stabilità al vostro sistema fotocamera/obiettivo, ma vi lascia sufficiente mobilità per cambiare rapidamente posizione, pur consentendovi di andare oltre il limite del tempo di sicurezza (1/lunghezza focale in secondi).

La maggiore stabilità si ottiene fissando la fotocamera o l’obiettivo direttamente sull’asta, ma questo comporta una flessibilità ridotta e la necessità di inclinare il monopiede per cambiare inquadratura. Esistono, tuttavia, supporti con testa inclinabile e piastra a sgancio rapido, decisamente più flessibili, ma bisognosi di precisione nell’utilizzo.

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Su un campo sportivo, potete usare un treppiedi, ma dovete stare attenti a non intralciare gli atleti

Ovviamente le dimensioni contano: non acquistate un monopiede con estensione massima troppo piccola, o dovrete continuamente chinarvi per scattare, così come non eccedete con il peso, se il vostro desiderio è la mobilità. Un buon supporto in fibra di carbonio costerà di più di uno in alluminio, ma sarà più leggero (purtroppo anche più fragile). Prestate attenzione anche al meccanismo di bloccaggio dell’estensione, che deve essere semplice da usare e robusto. Infine prestate attenzione alla base del monopiede: se termina con il cosiddetto “spike”, una punta che consente di penetrare nel terreno, può non essere adatto a riprese indoor, perché rovina il pavimento, ma dà maggiore stabilità sui terreni accidentati: l’ideale sarebbe poterla ricoprire con un normale piedino in gomma.

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In mancanza di un treppiedi, ci si può accovacciare o appoggiare la fotocamera

Controlli remoti

In alcuni contesti non vi sarà possibile stare nei pressi del soggetto o in alcune zone specifiche del campo o più semplicemente vorreste essere in più posti contemporaneamente. In questi casi, l’unica soluzione è un controllo remoto della fotocamera. Esistono soluzioni via cavo, affidabili, che possono creare ostacolo agli atleti, e wireless, che richiedono una buona spesa per un apprezzabile livello di affidabilità, ma molto più versatili.

Zaini, borse e custodie

L’attrezzatura fotografica è soggetta a una serie di inconvenienti e pericoli cui possiamo porre rimedio o almeno ridurre con la dovuta cura, il che include ovviamente anche il conservarla e trasportarla in modo adeguato.

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Una buona borsa può essere usata anche come base per appoggiare la fotocamera

Una buona custodia per il vostro materiale di lavoro dovrebbe essere ben foderata e compartimentata, per evitare gli urti con l’esterno, ma anche tra i singoli componenti all’interno, impermeabile, resistente ad acqua e umidità. Solitamente queste due caratteristiche garantiscono una buona coibentazione (isolamento termico), quindi protezione anche dal caldo e dal freddo, che non fanno mai bene ai dispositivi elettronici, come del resto sabbia e polvere. La tropicalizzazione rende la vostra fotocamera e gli obiettivi più resistenti, ma non invulnerabili.

Tenendo presente queste necessità, stabilite con cura di quanto spazio avete bisogno per la vostra borsa o il vostro zaino: non solo deve poter ospitare tutta la vostra attuale attrezzatura, ma eventualmente anche quella che intendete acquistare in seguito.

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Correre con l’attrezzatura rende necessario anche che sia facilmente reperibile nella borsa

Inoltre, tanta attrezzatura vuol dire tanto peso, quindi verificate che la custodia che avete scelto sia fatta di un buon materiale robusto, tanto nel rivestimento esterno, che nella compartimentazione interna, e che anche le rifiniture, come le cuciture, la tracolla, i moschettoni e le chiusure, siano solide e resistenti.

Infine non trascurate la comodità. Una buona imbottitura vi renderà meno difficoltoso il trasporto. Se optate per uno zaino, valutate la possibilità di prenderne uno con almeno uno scomparto ben separato per materiale non fotografico, come bevande. In generale, in molti negozi specializzati potete chiedere di provare a inserire la vostra attrezzatura per valutarne la capienza e saggiarne la comodità.

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Evitate l’inutile zavorra

Nei casi in cui non è possibile proteggere l’attrezzatura riponendola in borsa, per esempio perché dovete usarla, potete usare una protezione per la pioggia. In alcune manifestazioni sportive, l’organizzazione obbliga i fotografi a usare un gilet da fotografo, per non ingombrare il campo con le borse: in realtà molti fotografi sportivi li utilizzano ben volentieri, quindi valutate come idea la possibilità di acquistarne uno.

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Valutate bene, prima di acquistare la vostra attrezzatura

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